Il valore reale dell'attimo

16 Luglio 2013... così scrivevo...


Tramite un sito contro la mafia, tempo fa, ho conosciuto delle donne alle quali  mi sono legata.
Ogni tanto ci sentiamo, stiamo su facebook insieme, parlottiamo... 
Una di loro raccontava di non saper come affrontare una cara amica che ha appena perso
il compagno. Si chiedeva come andrà avanti e  se ne uscirà mai fuori.
Ha risposto un'altra... dicendo che sarà dura... ma che ce la farà. 
Lei è rimasta vedova a 29 anni con due bimbi piccoli. 
Ora ne ha quasi 45... e sopravvive.
Onestamente non so se sia una persona serena.
Mi sembrava talmente idiota chiederglielo.
Diceva parole di conforto all'altra e continuava a ripetere di 
concentrarsi sul "valore reale dell'attimo".
Avrà ripetuto questa frase non so quante volte.
Mi ha turbato molto sentirla parlare così, sono stata stranita per settimane.
E' facile immedesimarsi in una situazione del genere.
Non perdere di vista "il valore reale dell'attimo".
Penso alla mia storia, all'uomo che mi vive accanto da 10 anni.
Che mi supporta e mi sopporta.
Che si addormenta ogni sera con me e cerca la mia mano.
Prima di lui ho permesso a poche persone di avvicinarsi davvero.
Ho frequentato uomini, diversi uomini. Ma nessuno mi ha mai attratto veramente. 
Io so che condivido interessi, pensieri, impegni, lavoro, amici, affetti e non so che altro.
C'è un senso di ..........  che non conoscevo e non saprei nemmeno bene come definire.
Non è la parte di me che mancava, ero completa anche prima di incontrarlo. 
Non soffrivo di solitudine ed ero lo stesso una persona serena. 
Diciamolo, tanto per essere chiara... Io stavo bene anche da sola.
Avevo le mie storie... ma non cercavo una storia per forza. 
Ora è diverso... Ora è inconcepibile anche il solo pensiero di vivere separati. 
E' questo il reale valore dell'attimo?? Cosa diavolo è???
Non distrarsi? non perdere di vista l'emozione? non allontanarsi???
O forse parliamo di altro... parliamo del fatto che tutto questo "dono" non è 
scontato e non è definitivo.
Forse questo dovremmo avere sempre in mente.
Niente è definitivo...  nemmeno noi, ma in questo momento ci siamo, 
il mondo è nostro e va goduto. Senza perdere tempo. 

Insieme.

Ps. Ho iniziato a scrivere questo post il 19 giugno 2013 alle ore 04,36.
Non sono soddisfatta di quello che sono riuscita a tirare fuori.
Bah... Basta, pubblico! 


"Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro. 
Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello.
Questa tecnica è chiamata Kintsugi."




 (me di un'altra vita)

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