"Gnocchi a coda de soreca" con funghi porcini, pachino e salsa tartufata, Cristina Lunardini docet...


Sono attaccata a questo tipo di pasta da mille ricordi.

Potrei quasi definirla la pasta di casa mia.
Da piccola andavamo di proposito per questo piatto a Genazzano da Terremoto
(ne ho già parlato in un altro post... :wub: )
Era nel menù del pranzo di matrimonio dei miei fratelli.
Diciamo che è un po' una fissazione.



Anche mia madre qualche volta l'ha rifatta a casa.
Ma era una faticaccia. 5/7 persone a pranzo.
Non c'è altro modo, devi fare uno gnocchetto per volta.
Solo acqua e farina e l'impasto, ricordo, era piuttosto duro.



Poi alla Convention abbiamo incontrato Cristina Lunardini. :wub: :wub:
Mentre la vedevo fare gli strozzapreti... ho avuto l'illuminazione.



Perché fare un impasto durissimo?? solo per il gusto di massacrarsi per stenderlo??



Allora qualche settimana fa ho fatto la prova e sono rimasta soddisfatta al 100%.



Preparazione pasta.



Ho preso la ricetta di Cristina:



100 g farina di semola,
300 g farina 0
acqua q.b.
1 pz sale



Ho impastato a mano.
Lasciata la palla morbidissima riposare in frigo per circa 30 minuti.
Poi l'ho stesa con il mattarello e ho lasciato uno spessore di circa 3 mm.
Era un bel rettangolo di pasta.
Ho tagliato delle striscioline di circa 1,5/2 cm e ho iniziato ad arrotolarle.
Arrotoli e allunghi.
Arrotoli e allunghi.
Arrotoli e allunghi.

:D

Poi ho coinvolto mia nipote... e ho fatto
arrotolare e allungare a lei.
Io guardavo.
Questa parte mi è piaciuta di più.



La pasta risulta morbidissima e tende a spezzarsi.
Quindi occorre un minimo di cautela e delicatezza nel lavorarla.



Una volta finite tutte le strisce, l'abbiamo messa ad asciugare per circa due ore.
(coperta con un tulle.. o un tovagliolo di carta. Purché la pasta respiri)



Preparazione condimento.



Prima di tutto, pulire e tagliare a pezzetti i pachino.
Metterli in una ciotola con un po' di olio, aglio e sale. Basilico a chi piace... o mentuccia.
Considerate che più restano a macerare più saranno saporiti.



Una bustina di funghi secchi (in alternativa quelli freschi, surgelati, come vi piacciono di più).
Metterli a bagno con acqua e latte.
Anche soltanto latte.
I funghi risulteranno molto più morbidi e corposi.
Dopo circa 30 minuti di ammollo, filtrarli e conservare un po' del liquido.



In un tegame capiente (servirà anche per mantecare la pasta) soffriggere l'olio, aglio e peperoncino.
Versare i funghi e girarli per qualche minuto.
Allungare con il liquido filtrato, circa un bicchiere, e lasciar andare su fuoco medio.
Dopo qualche minuto, versare due/tre cucchiai di passata di pomodoro.
Operazione facoltativa ma che io faccio sempre perché mi piace dare un po' di collante al piatto.



Quando i funghi saranno pronti, e sarà rimasto poco liquido, versare i pomodori nel tegame.
Mescolare bene e spegnere.
I pachino non si devono cuocere.



A questo punto, per la salsa tartufata potete utilizzare quello che preferite.
1) grattata di tartufo;
2) olio al tartufo;
3) crema di tartufo;
4) salsa tartufata;



Serve il sapore... non ha importanza la consistenza.



Io ho utilizzato una salsina deliziosa che trovo alla Lidl.
Un barattolino microscopico e ho messo circa un cucchiaino e mezzo.



Nb. Se avete invitato Onorino a pranzo, evitate il tartufo. :D




Una volta uniti tutti gli ingredienti si aspetta la cottura della pasta che
avverrà in circa 6 minuti.
Mantecare tutto insieme con del buon pecorino.
Unire un po' di acqua di cottura per fare la cremina.



Ecco.
Io questo piatto lo adoro.



Buon pranzo a tutti.

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